Niente reverse charge per la verifica degli impianti di messa a terra

Niente reverse charge per la verifica degli impianti di messa a terra

Con la risoluzione 111 dell’11.08.2017, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non è soggetta al meccanismo dell’inversione contabile l’attività di verifica degli impianti di messa a terra presso attività pubbliche o private da parte di soggetti abilitati dal Ministero delle attività produttive ai sensi del d.p.r. n. 462 del 2001.

A partire dal 1/01/2015, la legge di stabilità 2015 ha previsto l’estensione del meccanismo dell’inversione contabile ad una serie di prestazione di servizio riferite ad edifici, che si affiancano alle fattispecie già previsto in precedenza. Nello specifico, il reverse charge è stato esteso  alle “prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici”

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L’Assegno Nucleo Familiare: quanto spetta e a chi.

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Pubblicate dall’Inps le nuove tabelle per la corresponsione dell’Assegno Nucleo Familiare (ANF) da valere per il periodo dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2018 (circolare Inps n.87/17).

L’ANF costituisce un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla Legge.

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Split payment: elenchi definitivi dei soggetti destinatari per il 2017

Risultati immagini per split paymentPubblicati dal MEF gli elenchi definitivi per l’anno 2017 dei soggetti tenuti all’applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment)

Alla luce delle osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione del Decreto del 13 luglio 2017, con il quale il MEF ha precisato che le pubbliche amministrazioni interessate dalla scissione dei pagamenti (meccanismo in base al quale le Pa, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo Iva, devono versare direttamente all’erario l’imposta che è stata addebitata loro dai fornitori, pagando a questi ultimi il solo corrispettivo per la fornitura/prestazione) sono le stesse cui si applicano le disposizioni in materia di fatturazione elettronica obbligatoria, con Comunicato del 26 luglio il Ministero ha reso noti gli elenchi definitivi per l’anno 2017 dei soggetti tenuti all’applicazione dello split payment.

Nel comunicato viene precisato che il Dipartimento delle finanze non provvede alla pubblicazione dell’elenco delle pubbliche amministrazioni tenute ad applicare la normativa sulla scissione dei pagamenti, dato che il decreto del Mef del 13 luglio 2017, che ha modificato l’articolo 5-bis del decreto del 23 gennaio 2015 (introdotto dal decreto del 27 giugno 2017), ha stabilito che detta normativa si applica alle amministrazioni destinatarie della disciplina sulla fatturazione elettronica obbligatoria di cui all’articolo 1, commi da 209 a 214, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Pertanto per un elenco delle pubbliche amministrazioni occorre fare riferimento all’elenco (cd. elenco IPA) pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (www.indicepa.gov.it); nell’utilizzo di detto elenco non vanno considerati i soggetti classificati nella categoria dei “Gestori di pubblici servizi”, in quanto si tratta di soggetti che non rientrano nell’ambito della citata disciplina sulla fatturazione elettronica obbligatoria di cui all’articolo 1, comma 209, della legge n. 244/2007. Continua a leggere

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Possibile rientrare al lavoro prima della fine della malattia ?

Per il rientro anticipato dalla malattia serve il certificato medico di rettifica: solo in questo modo il datore può riammettere sul posto il dipendente guarito.

Immaginiamo che un dipendente, assente dal lavoro per malattia regolarmente attestata dal certificato medico, ritenga di essere guarito prima del termine di scadenza del certificato stesso e, pertanto, voglia tornare al lavoro. Lo può fare? Quale procedura deve seguire per il rientro anticipato al lavoro? La questione è stata affrontata da un messaggio dell’Inps [1] che ha regolato proprio l’ipotesi in questione.

Secondo quanto chiarito dall’Istituto di previdenza, il dipendente assente dal lavoro perché coperto da un regolare certificato medico ancora in corso di validità può riprendere il servizio in anticipo, ossia prima della data di fine malattia indicata dal medico sul certificato. Tuttavia, a tal fine, deve munirsi di un «certificato medico di rettifica» dell’originaria prognosi. Tale certificato serve ad attestare l’intervenuta guarigione e, in un certo senso, anche ad esonerare il datore di lavoro da eventuali rischi connessi alla riammissione sul posto di un dipendente con eventuali strascichi della malattia. Ma procediamo con ordine.

Per tornare al lavoro c’è bisogno di un certificato di fine malattia?

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Sono arrivati i nuovi voucher: la guida

Sono arrivati i nuovi voucher:

Libretto Famiglia da utilizzare per i lavori domestici e Prest.O. per i lavori occasionali nell’ambito delle mini imprese.

La legge introduce varie novità e tra queste ci sono almeno 5 cose che occorre assolutamente sapere.

Scopri quali sono scaricando la nuova Guida Tascabile realizzata dalla Società  Edotto

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Lavoro accessorio: nuova disciplina delle prestazioni occasionali

Aggiornamento 11/07/2017

Dal 23 giugno 2017 è in vigore la normativa sulle prestazioni di lavoro occasionali, che prendono il posto dell’abrogato lavoro accessorio.(ex voucher o buoni lavoro)
La disciplina differisce a seconda che l’utilizzo avvenga nell’ambito dello svolgimento di un’attività professionale o di impresa, oppure da parte di una persona fisica. Nel primo caso, viene posto in essere un contratto di prestazione occasionale; nel secondo, si utilizza il c.d. “libretto famiglia”.
Esistono, inoltre, delle particolarità per il settore agricolo.

Il rapporto tra datore di lavoro (d’ora in poi: utilizzatore) e lavoratore (d’ora in poi: prestatore) viene avviato e gestito tramite una piattaforma informatica INPS.

Contratto di prestazione occasionale

1. Generalità dei settori.
Possono stipulare il contratto di prestazione occasionale gli utilizzatori (professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata) che hanno fino a 5 dipendenti a tempo indeterminato.
Il ricorso alla prestazione occasionale è escluso:
– quando l’utilizzatore ha in corso o ha cessato da meno di 6 mesi, con il medesimo lavoratore, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa;
– nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi;
– per le imprese dell’edilizia e di settori affini, esercenti l’attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, del settore delle miniere, cave e torbiere.
Si deve trattare di prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie di ridotta entità, entro i limiti di importo indicati in tabella.

Limiti di reddito (1)
Prestatore Con un solo utilizzatore Con più utilizzatori
€ 2.500 complessivi (2) € 5.000 complessivi
Utilizzatore Con un solo prestatore Con più prestatori
€ 2.500 complessivi (2) € 5.000 complessivi (3)
(1) Riferiti all’anno civile di svolgimento della prestazione lavorativa. Gli importi sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, al netto di contributi, premi e costi di gestione.
(2) In caso di superamento, il relativo rapporto si trasforma in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
(3) Sono computati in misura pari al 75% del loro effettivo importo, i compensi corrisposti a: titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità; giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico o l’università; disoccupati; percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione (REI) o di altre prestazioni di sostegno del reddito.

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Ferie e malattia, pubblico e privato a confronto

Normativa e prassi in materia di ferie e permessi retribuiti; analisi comparata nel pubblico e nel privato.

 

Ecco una panoramica su ferie e permessi retribuiti in Italia, comparandoli con quelli in ambito pubblico e privato. Spettanti a tutti i lavoratori dipendenti, tali periodi vengono maturati nel corso dell’anno lavorativo. Il diritto al riposo settimanale e alle ferie annuali è sancito dall’articolo 36 comma 3 della Costituzione e regolato dall’articolo 2109 del Codice Civile e dal Dlgs 66/2003 e successive modificazioni, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle esigenze psicofisiche e di salute dei lavoratori.

Durata ferie

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LA “MANOVRINA” (che tale non è) in Gazzetta. PrestO … i nuovi Voucher

Convertito in LEGGE 21 giugno 2017, n. 96 il decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, pubblicato in GU n.144 del 23-06-2017 – Suppl. Ordinario n. 31. Palazzo Chigi preannuncia per il prossimo 10 luglio l’attivazione della piattaforma informatica per la gestione del libretto famiglia e di “PrestO”. Attesa a breve anche la circolare dell’Inps. Se verranno usati correttamente, i nuovi buoni potrebbero risolvere le situazioni “occasionali o saltuarie”. Sono state però poste parecchie limitazioni all’uso. Di seguito il testo dell’art.54 bis che regola le nuove prestazioni occasionali, il neo-nato Libretto di famiglia ed il contratto di prestazione occasionale.

leggi altro articolo

http://www.studioassenti.it/2017/06/05/lavoro-accessorio-tutte-le-nuove-regole/

LEGGE 21 giugno 2017 n. 96 (conversione del DL 24-4-2017 n.50)
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«Art. 54-bis. - (Disciplina delle prestazioni occasionali. Libretto
Famiglia. Contratto di prestazione occasionale). - 1. Entro i  limiti
e con le  modalita'  di  cui  al  presente  articolo  e'  ammessa  la
possibilita'  di  acquisire  prestazioni   di   lavoro   occasionali,
intendendosi per tali le attivita' lavorative che  danno  luogo,  nel
corso di un anno civile: 
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In G.U. la legge su lavoro autonomo e smart working

È stata pubblicata sulla G.U. n. 135 del 13 giugno 2017 la Legge 22 maggio 2017, n. 81, recante misure per la tutela

del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato, in vigore dal 14 giugno.

Testo Legge 81 2017

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Bonus Renzi e crediti 730 non obbligano all’invio F24 con i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate – La risoluzione

Risultati immagini per f24 entratelL’Agenzia Entrate con la  risoluzione n 68/e del 9/6/2017, confermando l’interpretazione della Fondazione Studi, specifica che, ai fini dell’obbligo di utilizzare esclusivamente i servizi telematici dell’AdE (art 3 DL 50/17) tra i codici indicati NON sono ricompresi i crediti rimborsati dai sostituti a seguito di liquidazione del modello 730 e le somme erogate ai sensi art. 1 dl 66/2014 (cd Bonus Renzi)

RISOLUZIONE+N_68+DEL+09-06-2017

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